sgrunt.com
il vostro nuovo riflesso umorale
Perche'
Perchè, cosa? Perchè avere un blog, o perchè un viaggio in India?
Riguardo alla prima domanda, beh, avere un blog è un must ormai, chi non ce l'ha, chi si può permettere di non averlo? Avere un blog è indispensabile oggi, per stare bene nella società, come fare volontariato di tanto in tanto, o dire che Dio va bene ma la Chiesa però, o le bandiere arcobaleno appese alle scuole elementari. Sono cose che non si mettono in discussione, sono cose giuste.
Pare che per essere non sia più solo utile avere - a
questo si era arrivati da tempo - ma che ora sia necessario dire.
Dunque anch'io, che nella società voglio
essere, e avere e dire al pari di tutti, figlio della società democratica che
usa Internet, democratico per eccellenza, ho un posto dove avere e dire, al pari
di tutti.
Blog, per i retrogradi che ancora non lo sapessero, è il
vezzeggiativo di weblog, dove "web" lo capiscono pure i retrogradi
cosa significa, e "log" invece sta letteralmente per
"trascrizione di attività". E' uno spazio personale in rete in cui si
raccontano le proprie emozioni, le proprie avventure, le proprie idee.
Non è un website, è un diario. E qui sta la stranezza. Rendere disponibile sul
medium più potente, ed accessibile da chiunque, la propria vita. Consegnare al
mondo le chiavette del proprio diario. Aprire il libro della propria testa.
Non c'è uno stridere di fondo in questo contrasto, l'intimità e la
pubblicità, non c'è un sospetto di inutile narcisismo in chi scrive o di
voyeurismo in chi legge? Si, eppure lo strumento piace, cresce, è nostro, è
codificato ormai come luogo di comunicazione, con le sue regole, i suoi schemi,
il suo linguaggio. E' più di
chi scrive che di chi legge, il blog, naturalmente e per fortuna.
Riguardo alla seconda domanda, perchè un viaggio in
India?
Per cercare (e trovare) me stesso, forse? Per l'odore di
incenso? Lo yoga? Un'esperienza esistenziale? Per vedere La Luce?
Niente di tutto questo, è che mi hanno detto che nelle carrozze dei treni
indiani è appeso un cartello con su scritto: "E' vietato cucinare".
D