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RUSSIA, 2003
appunti di viaggio
:: 26.7.03 ::
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Mosca -
Il primo impatto con il potere della geometria lo si ha subito, appena prima di
atterrare all'aeroporto. Strade perfette, linee precise che uniscono due punti,
secondo la definizione dei manuali, paesi rettangolari scavati nelle foreste con
precisione goniometrica, e il sole dell'avvenire sullo sfondo.
Fa caldo infatti, e' l'una del pomeriggio qui e la luce del giorno proseguira'
fino alle undici di sera. Arriviamo al nostro albergo, giusto sulla piazza
rossa, ma le stanze sono troppo da guerra fredda per i nostri gusti, dunque
scendiamo per fare un upgrade, e soprattutto per cercare di tradurre in russo
upgrade, ed ottenere una stanza piu bella e con vista sul Cremlino.
Per fare questa operazione pero' le ragazze bionde della reception non hanno
deleghe sufficienti, deve essere il comitato turistico centrale (letterale) a
decidere per l'eventuale upgrade, ma il comitato turistico centrale non si
riunisce il sabato e neppure si riunisce la domenica, quindi niente stanze nuove
e niente vista sul Cremlino.
:: D 08:09
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29.7.03 ::
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Mosca -
La metropolitana di Mosca e' proprio come la volevano quelli che l'hanno
costruita, primo tra tutti Giuseppe Stalin: la piu' bella del mondo.
Ed in effetti la e', senza dubbio, ne'quella di New York, ne' quella di Londra,
neppure quella di Parigi con le stazioni a tema, neppure quella di Roma che
potrebbe spiccare, a suo modo, per la sua totale inutilita' e piccolezza,
neppure questi tubi riescono ad essere tanto affascinanti quanto gli spazi
sotterranei della metro' di mosca. E quando si dice sotterranei, in questo caso
si intende pressapoco prossimi al centro della terra.
Cosi' infatti l'ha voluta Giuseppe, sotterranea che piu' di cosi' non si puo',
due piccioni con una fava, metropolitana e rifugio in caso di attacco americano
allo stesso tempo.
Intuito poi col passare degli anni che a poco sarebbero comunque serviti i suoi
cunicoli nel caso di una guerra nucleare, i successori di Stalin avevano preso a
costruire le nuove stazioni invece il piu' in superficie e nel modo piu'
economico possibile, non mi stupirei se ora le appaltassero direttamente alle
solite multinazionali americane.
A parte i dettagli della storia, i comunisti qui hanno fatto davvero un gran bel
lavoro. Le stazioni costruite attorno agli anni '40 sono uno splendido esempio
di architettura neoclassica, spazi trionfali di marmo, pietra, bassorilievi e
statue di giovani lavoratori, baldanzosi e soprattutto volenterosi, che qui a
Mosca stanno in verita' un po' dappertutto, appesi ai muri dei palazzi, in cima
ai tetti dei monumenti, di fianco alle porte della Duma.
La metropolitana di Mosca e' pulitissima, spaziosissima, puntualissima, non
passano mai piu' di due minuti prima che arrivi un treno sopra i binari con il
soffitto affrescato e l'illuminazione dei lampadary liberty-comunisti che
riflettono la luce sulle volte.
Le carrozze sono bellissime, sedili di pelle e lampade ad incandescenza. Solo un
poco rumorose, e' vero, ma tanto nessuno si deve ascoltare in fondo, perche'
nessuno parla.
:: D 08:09
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:: 3.8.03 ::
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San Pietroburgo -
Fotografare San Pietroburgo e' un po' come per un fotografo di moda fare una
foto alla Casta o a Brad Pitt.
Da qualunque parte, con qualsiasi angolazione, con ogni qualita' di luce, il
soggetto comunque viene sempre bello.
:: D 17:24
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